Metà per Napoli metà per gli USA
Suonavi il tuo sax come un nero ad Harlem
Parlavi nella lingua dei lazzari
Tristezza e allegria d’un unica città
Napoli di lei James Senese figlio
D’una violenza sbarcata dal mare
Nell’impeto di sirene a versare
Di linfa straniera innesto di pace
Millenovecentoquarantacinque
Quando tra stridi di vicoli stretti
Tra case e chiostri distrutti vagiti
Tra tanti ninnilli risalivano
Suoni di sax nel cielo futuro
Con respiro degli scugnizzi neri.