Cari zii che sullo schienale il capo
Posavate allungandovi in poltrona
Nella sala che non si usava il giorno
Da tenersi libero senza festa
Le persiane socchiuse il pianoforte
Attraversato dall’ombra lucido
Donne e nipoti stavano in cucina
Quieti tra le cose da governare
Pausa era l’esilio nella cucina
Per la ripresa del lavoro e gli zii
Già appartenevano ad altra famiglia
Il tempo sotto un’altro lucernario
Ricomponeva le stesse stoviglie
Simili oggetti tra tazze da caffè.